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Quando si può dire che una pizza è leggera?

La digeribilità senza rinunciare al gusto

“La leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso” (Italo Calvino, Lezioni americane)

Negli ultimi anni, complice forse la tendenza alla polarizzazione e alla tifoseria su ogni argomento, la pizza diventa spesso argomento di contesa tra amici. La pizza o, ancora meglio, la pizzeria o lo stesso pizzaiolo.

Il tema che ricorre spesso a sostenere le proprie ragioni è quello della leggerezza, termine che può acquistare mille significati a seconda di chi lo utilizza.

Ci fa piacere affrontare la questione, il nostro è anche un invito a riflettere su quanto conti davvero approfondire la propria conoscenza perché le scelte siano sempre più motivate e piacevoli.

Cosa si intende per leggero?

Tipicamente, come ormai specificato in molti articoli più o meno tecnici sulla questione, la leggerezza della pizza viene associata al concetto di digeribilità, a quanto possa procurare o meno fastidio nelle ore successive al consumo della stessa.

Strappandovi un sorriso potremmo dire che per chi mangia una pizza sia importante anche quanto velocemente possa dimenticare di averlo fatto.

La digeribilità di una pizza è influenzata da più fattori, si tratta di un prodotto ricco di variabili, le principali sono:

  • Scelta delle farine

    Naturalezza e valori nutrizionali sono importanti per un prodotto di qualità

  • Tipologia di lievito

    Noi utilizziamo lievito madre, naturale e facilmente assimilabile

  • Tipo di impasto

    La Cruna del Lago adotta la tecnica dell’impasto indiretto, che offre un migliore risultato qualitativo

  • Lievitazione

    Una lievitazione che non preveda fretta è necessaria perché l’impasto maturi correttamente

  • Cottura

    Una cottura perfetta è una questione di secondi ed è necessaria per ottenere una pizza ben digeribile

  • Scelta dei condimenti

    Ingredienti qualitativi, abbinamenti, quantità: fatta la pizza va costruito il piatto!

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Sul web è molto frequente incontrare articoli che attribuiscono di volta in volta a uno in particolare di questi fattori la maggiore influenza sulla digeribilità di una pizza, a noi pare evidente che non si possa prescindere da nessuno di essi, ma allora

COSA RENDE DAVVERO DIGERIBILE UNA PIZZA?

Tutto! Un impasto indiretto ottenuto con farine qualitative, con lievitazione naturale e una tempistica adatta a portare a maturazione la massa, condito con ingredienti di prima qualità e assortiti in modo da non creare un’eccessiva complessità, una perfetta cottura.

Proprio così, ci risulta indigesto tutto quello che chiede troppo al nostro meraviglioso organismo, è necessario quindi lasciare che amidi e proteine vengano scomposti semplificando il lavoro al nostro stomaco.

OK, LA COTTURA È GIUSTA

Un’alveolatura completamente formata e una completa trasformazione degli amidi sono il fine di una cottura esemplare, con una evidente piacevolezza al gusto e una meno evidente facilità di assimilazione.

Bisogna far centro, e ogni pizza fa storia a sé. Tenetelo sempre presente quando un pizzaiolo sembra dare più attenzione al suo forno che a voi, vi sta volendo bene!

CONCLUSIONI

Il concetto di leggerezza è filosofico oltre che pratico, questa è l’interpretazione che abbiamo deciso di tenere sempre presente quando facciamo la nostra pizza.

Cerchiamo di fare in modo che ci sia una piccola aura di magia in ogni nostra composizione, dalle più classiche alle più innovative, cerchiamo di restituire un po’ delle emozioni che proviamo.

Cerchiamo, in fondo, di fare una pizza che sia un bel ricordo, il più lungo possibile, fino alla prossima.

Una pizza leggera.